La nostra missione

L’Associazione Leggere e Scrivere della Svizzera italiana contribuisce a dare una risposta ai problemi legati alla mancanza di competenze di base, le quali sono: lettura, scrittura, calcolo e uso degli strumenti digitali. Ente riconosciuto di pubblica utilità, apartitico e aconfessionale, promuove attività di sensibilizzazione e offre corsi per adulti. L’Associazione si batte contro l’esclusione sociale e per il diritto di tutti alla formazione di base.

Il problema

Votare, cercare informazioni, operare una scelta ponderata, criticare le fonti, riuscire a fare le cose da soli, scegliere cosa sia meglio per sé: facile, no? Non per tutti. Queste azioni richiedono la padronanza di competenze basilari, cioè saper leggere, riuscire a scrivere, calcolare e utilizzare gli strumenti digitali.

In Svizzera molte persone non padroneggiano le competenze di base e questo è un problema. Studi dimostrano che una persona su sei non dispone di sufficienti competenze in lettura e scrittura; che una persona su dieci si trova in difficoltà nel risolvere i problemi aritmetici basilari; che addirittura una persona su quattro stenta a utilizzare gli strumenti digitali che ormai fanno parte del nostro quotidiano. Non si tratta solo di un fenomeno nell’ambito della migrazione, tocca anche e soprattutto persone nate in Svizzera e che hanno seguito le scuole obbligatorie in Svizzera.

Negli ultimi decenni è stata approfondita la conoscenza sui problemi legati alla mancanza di competenze di base, sulle soluzioni e sui quadri di riferimento. Nel 2021 la Federazione Leggere e Scrivere ha creato un portale specialistico sempre aggiornato, punto di riferimento per chiunque s’interessi alla tematica, e che vi invitiamo a consultare: www.kompetence.ch.

Qui di seguito elenchiamo e spieghiamo i termini più usati quando si parla di competenze di base.

Con il termine Competenze di base si intendono conoscenze e abilità fondamentali, in particolare nelle seguenti aree (oltre alla padronanza della lingua locale):

  • Leggere e scrivere
  • Matematica del quotidiano
  • Competenze digitali

Le competenze di base costituiscono per le persone il presupposto indispensabile per affrontare con successo la propria vita quotidiana nonché per continuare a formarsi in termini di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Competenze di base sufficienti sono fondamentali per partecipare alla vita sociale, economica, culturale e politica.

Cosa significa “illetteratismo”

Il termine illetteratismo (illiteracy) designa la realtà sociale e la situazione di quelle persone che, pur avendo seguito la scuola dell’obbligo, non dispongono delle competenze nella lettura e nella scrittura generalmente richieste per operare in maniera autonoma ed efficace nelle situazioni della vita quotidiana come lavoratori, genitori e cittadini.

In Svizzera è stato creato questo termine perché bisognava trovarne uno comune a tutte le lingue nazionali (illettrisme, illettrismus). In Italia invece si preferisce parlare di “analfabetismo di ritorno” o “analfabetismo funzionale”.

Il termine a volte viene utilizzato per designare una carenza generale nelle competenze di base.


Ampiezza del fenomeno

Uno studio del 2003 indica che in Svizzera, circa 800 000 persone – un adulto su sei – ha problemi di illetteratismo. È una realtà sociale propria di tutti i paesi industrializzati, oggetto di ricerche dagli anni ’80, ma spesso ancora poco conosciuta all’opinione pubblica.

Leggere, scrivere e calcolare nella Svizzera italiana, Francesca Pedrazzini-Pesce e Luana Tozzini Paglia, 2001


Cause

L’illetteratismo dipende innanzitutto da fattori individuali, come difficili condizioni di vita familiare, problemi di salute o difficoltà di apprendimento, insuccesso scolastico e abbandono del percorso scolastico, situazioni di rottura (malattia, separazioni, trasloco, …), mancanza di pratica.

Sapere leggere e scrivere non è solo una questione di apprendimento tecnico. Il rapporto con lo scritto si costituisce nella durata e non solo nel tempo scolastico e presuppone un processo che inizia prima della scuola nell’insieme delle situazioni sociali, personali e interpersonali, si modifica con la scolarizzazione e continua a svilupparsi nell’adulto, come conseguenza delle sue attività, relazioni e modalità di uso. D’altra parte le competenze non si mantengono stabili per tutta la vita. Oggi la competenza è soprattutto la capacità di adattarsi a situazioni concrete ma instabili e al cambiamento.


Trovarsi in situazione di illetteratismo

Caratteristiche comuni
Si constata spesso un percorso di vita difficile (rottura, ambiente socio-culturale svantaggiato, mancanza di autostima, situazione professionale precaria), la mancanza di competenze adeguate per muoversi autonomamente nella vita quotidiana, la dipendenza da terze persone (famiglia, vicini, colleghi di lavoro, servizi sociali, ecc.).

Competenze comuni
Vivere in situazione di illetteratismo non significa necessariamente l’esclusione.
Molte persone hanno un lavoro, fanno parte di club, società sportive, associazioni, padroneggiano competenze diverse non legate alla scrittura (bricolage, giardinaggio), hanno amici e conoscenze. Non hanno particolare bisogno di esercitare la lettura e la scrittura e se necessario sanno sviluppare strategie di compensazione, per esempio affidandosi alla memoria visiva e uditiva, a creatività e immaginazione. Queste competenze vanno individuate e valorizzate.


Conseguenze

Le conseguenze per chi vive in situazione di illetteratismo possono essere numerose e spiacevoli a livello individuale e sociale e condizionare, oltre alla vita quotidiana, anche in futuro: difficoltà a seguire il percorso scolastico dei figli, a prendersi cura della propria salute o di quella dei familiari, rischio di disoccupazione e precarietà finanziaria, disagio e insicurezza.
In generale, diversi studi hanno dimostrato la stretta relazione tra illetteratismo, precarizzazione, marginalizzazione ed esclusione.

Oggi trovare opportunità di lavoro con un basso livello di scolarità è quasi impossibile. Pure conservare un’attività professionale è diventato più difficile e molte persone alla ricerca di un nuovo impiego si trovano sprovviste delle competenze necessarie per soddisfare le attuali esigenze del mondo del lavoro.

Le persone in situazione di illetteratismo si formano di meno. Diventa un circolo vizioso. Per quali ragioni la partecipazione alla formazione continua degli adulti poco qualificati risulta quattro volte inferiore rispetto a quella di chi dispone di un diploma di livello superiore? Queste persone non sono consapevoli delle proprie difficoltà, non si riconoscono nel profilo dell’illetterato, ignorano la possibilità di iscriversi a corsi mirati, provano sfiducia nelle proprie possibilità, vergogna e timore. Diverse persone parlano pubblicamente delle loro difficoltà con la lettura e la scrittura, delle ripercussioni sulla loro vita, della possibilità di frequentare dei corsi per superarle: Come un pesce che esce dall’acqua

A livello collettivo, il rapporto Costi economici dell’illetteratismo in Svizzera, commissionato dalla Confederazione al Büro für Arbeits- und sozialpolitische Studien BASS nel 2007, valutava in 1.3 miliardi di franchi l’anno il costo dell’illetteratismo (indennità perdita di guadagno, mancate imposte, spese assistenziali), “stima prudente, nella misura in cui solo l’aspetto della disoccupazione è stato preso in considerazione”.
Per la competitività dei Paesi e per la stabilità democratica, cittadini e lavoratori adeguatamente formati rappresentano un valore irrinunciabile.


Prevenzione

Le competenze di base funzionali vanno continuamente esercitate e adeguate ai cambiamenti, oppure andranno perse.
Prevenire l’illetteratismo significa aiutare i bambini a familiarizzare con i libri e con la lettura, a esprimersi oralmente e per scritto in maniera fluida, aiutare i giovani durante la scolarità e nel percorso verso l’inserimento professionale, per evitare insuccessi e abbandoni, aiutare gli adulti più fragili a diventare più autonomi e a superare gli ostacoli dei cambiamenti sociali e professionali.

L’analfabetismo, al contrario dell’illetteratismo, designa la condizione di una persona che non sa leggere e non sa scrivere perché non è mai andata a scuola (o ci è andata per brevissimo tempo). Il numero di persone analfabete in Svizzera negli ultimi decenni si è notevolmente ridotto. Il tasso di alfabetizzazione della popolazione oggi è prossimo al 100%.

Dizionario storico della Svizzera
L’alfabetizzazione dal Medioevo agli inizi del XX secolo – Analfabetismo recente.

La numeracy è definita come “l’abilità di accedere a, utilizzare, interpretare e comunicare informazioni e idee matematiche, per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta”.
Si tratta dunque dell’abilità di trovare soluzioni in normali contesti, per la casa, la scuola, il lavoro, la comunicazione: stimare un costo, lanciare una palla a una distanza voluta, decidere a che ora partire per arrivare in tempo, calcolare uno sconto, confrontare prezzi, parcheggiare un veicolo, gestire i dati del cellulare, interpretare statistiche o risultati sportivi o elettorali, ecc.
La persona che ha capacità in numeracy sa quando e come applicare delle conoscenze quantitative (ciò che può essere misurato e espresso in quantità) e spaziali (posizione e relazione di/tra oggetti o persone).

Rapporti Europei
Isfol, PIAAC-OCSE Rapporto nazionale sulle competenze degli adulti, 2014
OCDE, Évaluation des compétences des adultes, 2013

Capacità di utilizzare le nuove tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) – computer, smartphone, tablet – per rispondere alle esigenze della vita quotidiana, personale, professionale e civica.
Una larga percentuale di adulti non ha esperienza di TIC o ne ha un’esperienza limitata, oppure è incapace di un uso critico e consapevole (digital literacy): come orientarsi di fronte alle migliaia di informazioni reperibili nella rete, come verificarne la qualità?

I progressi tecnici, che accordano uno spazio sempre maggiore allo scritto (norme di qualità, istruzioni in materia di sicurezza, piani di lavoro, formulari, tabelle e schemi), a loro volta rappresentano un ostacolo in più e sono all’origine di nuove forme di esclusione.

Non tutti coloro che si trovano in situazione di illetteratismo hanno la stessa rappresentazione delle proprie difficoltà nell’ambito delle competenze di base. Qualcuno ne parla senza esitazione o vergogna, per altri farlo è più problematico.
Un interlocutore – il cosiddetto mediatore – li può incoraggiare e accompagnare nella ricerca di soluzioni.

Mediatore o mediatrice è la persona che, sul luogo di lavoro, agli sportelli degli uffici o dei servizi sociali, negli studi medici, nelle aziende, entra in contatto con chi manifesta difficoltà con le competenze di base e, riconosciuta la situazione, offre un intervento di informazione e sostegno.

Per rispondere alle domande dei mediatori l’Associazione organizza incontri informativi e consulenze. Per maggiori informazioni vi rimandiamo alla pagina dedicata: link.

Cosa facciamo

Asse strategico 1:
Lavorare sui bisogni del singolo

L’Associazione aiuta prima di tutto le persone in difficoltà. Lo fa offrendo loro la possibilità di formarsi per migliorare la lettura, la scrittura e il calcolo. I corsi sono creati seguendo un approccio centrato sulla persona, cioè si lavora il più possibile sulle esigenze e le necessità del singolo. I gruppi sono composti da un massimo di 8 persone di modo che ognuno possa andare al proprio ritmo ed essere seguito al meglio.

Asse strategico 2:
Lavorare sulla società

L’individuo non ha possibilità di riuscita se la società non gli permette di migliorare la propria situazione. L’Associazione dunque agisce mobilitando il mondo politico e informando l’opinione pubblica attraverso azioni di sensibilizzazione. Inoltre promuove incontri di aggiornamento e di formazione continua per i professionisti in contatto con persone in difficoltà, affinché queste ultime vengano indirizzate adeguatamente.

Sostienici o collabora con noi

Lavorare per l’Associazione

Al momento non ci sono posizioni libere, ma non esitate a inviarci spontaneamente la vostra candidatura.


Diventare socio e sostenere l’attività e i corsi

Ogni contributo è prezioso! Per diventare socio basta compilare il modulo e concludere con un versamento: modulo d’affiliazione.

  1. socio individuale CHF 30.-
  2. istituzioni, organizzazioni CHF 100.-
  3. contributo libero

Conto corrente postale 65-7759-3
IBAN: CH52 0900 0000 6500 7759 3
Associazione Leggere e Scrivere della Svizzera italiana
6500 Bellinzona


Diventare volontario

Desideri dedicare alcune ore del tuo tempo libero al volontariato? Presso l’Associazione ce n’è da fare per tutti i gusti. Dai un’occhiata a queste possibilità e facci sapere quale di queste ti piacerebbe approfondire:

  • Monitoraggio degli atti legislativi cantonali sulle competenze di base
  • Organizzare il gioco dello scarabeo gigante nelle piazze della Svizzera italiana
  • Giocare a Scarabeo da tavola con i nostri corsisti
  • Aiutare i nostri corsisti poco scolarizzati a fare i compiti
  • Distribuire i volantini dei corsi dell’Associazione nei luoghi pubblici
  • Sei social e ti piace scrivere? La nostra pagina Facebook aspetta solo i tuoi post!
  • Decorare la vetrina in Viale Stazione a Bellinzona

Hai altre idee? Parliamone!

Organizzazione

L’Associazione è un ente indipendente. È membro integrante della Federazione svizzera Leggere e Scrivere assieme alle altre sezioni linguistico-regionali; partecipa alle riunioni del Comitato della Federazione tramite un delegato. A livello regionale collabora soprattutto con la Conferenza della Svizzera italiana per la formazione continua degli adulti e il servizio cantonale Promozione delle competenze di base.

L’Associazione implementa le misure di sensibilizzazione nel territorio della Svizzera italiana secondo un accordo firmato con la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). I corsi invece vengono finanziati grazie ai contributi cantonali erogati dal Dipartimento della formazione professionale (DFP) e dalle quote dei partecipanti.

Presidente: Mauro Tettamanti, delegato alla Federazione svizzera Leggere e Scrivere


Comitato: Benedetta Giorgi Pompilio, Francesco Giudici, Giovanna Lepori, Nicola Riva, Mauro Tettamanti, Giacomo Viviani


Revisore: Matteo Ferrari


Coordinatrice regionale: Cecilia Bianchi, responsabile della sensibilizzazione


Responsabile della formazione: Larissa Fagone


Responsabile dell’amministrazione: Prisca Pinchetti


Collaboratrici di progetto: Valentina Grignoli, Sabrina Hilpisch


Corpo insegnante: Romina Gentilini-Mengoni, Barbora Jurícková, Manuela Mazzei, Paola Serra, Amos Speranza

Storia ed evoluzione

  • Nascita dell’Associazione Leggere e Scrivere della Svizzera italiana, per iniziativa di ECAP-SEI Ticino, di Soccorso Operaio e di privati seriamente interessati alla problematica dell’analfabetismo. Analoghe iniziative avevano in precedenza portato alla nascita del Verein Lesen und Schreiben für Erwachsene a Zurigo (1985) e dell’Association Lire et Ecrire nella Svizzera romanda (1988).

  • Organizzazione del primo Corso elementare di lettura e scrittura per adulti a Bellinzona e Lugano, frequentato da una ventina di persone in situazione di analfabetismo o di illetteratismo.

  • Ottenimento del primo Certificato eduQua per istituzioni di formazione continua.

  • Entrata nella neocostituita Federazione svizzera Leggere e Scrivere. L’Associazione è rappresentata in seno al comitato della Federazione da un proprio delegato, chiamato a partecipare alle riunioni d’Oltralpe e a fare da tramite per la realizzazione di numerosi progetti.

  • Realizzazione del Progetto nazionale Sensibilizzazione dei mediatori (PMed I e II), con l’obiettivo di informare le persone che nel loro ambito professionale sono a contatto con adulti in situazione di illetteratismo, affinché li sostengano e li accompagnino verso un percorso di formazione. Dal 2014 e fino al 2016, il progetto diventa cantonale. Oltre un migliaio di persone attive in ambito sociale e professionale hanno seguito i moduli offerti gratuitamente dall’Associazione. La sensibilizzazione del pubblico rimane tuttora uno degli obiettivi centrali di LS.

  • Entrata nel Forum Competenze di base FCB, di cui l’Associazione condivide ora iniziative per il Literacy Day e la campagna Semplicemente meglio e Semplicemente meglio! … Al lavoro (2017-2018).

  • Entra in vigore la nuova legge sulla formazione continua LFCo. Nel rispetto della strategia nazionale 2017-2020, la proposta formativa si estende alle competenze di base in calcolo e nell'uso degli strumenti digitali.

  • La pandemia ha diminuito le attività per alcuni mesi, ma ha fornito l’opportunità di proporre per la prima volta la modalità online per alcuni corsi.

  • In settembre 2021 nasce il primo gruppo degli Ambasciatori della Svizzera italiana per la promozione delle competenze di base.